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Auguri di Buona Pasqua 2024


Per la Santa Pasqua abbiamo scelto un’immagine della 𝗥𝗶𝘀𝘂𝗿𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, realizzata dal pittore Giovanni Bellini (1430 circa-1516) detto Il Giambellino. L’olio su tela è conservato presso lo Staatlichen Museen, Gemäldegalerie, di Berlino. La riproduzione che vi mostriamo si trova all’interno del volume “I Vangeli nella cultura e nell’arte”, Utet Grandi Opere, edito in tiratura limitata (1499 esemplari).
Auguri a tutti.

Giornata mondiale della poesia


“Goodby Lenin”

In occasione della “Giornata mondiale della poesia”

il Gruppo Culturale Alessandra Sorcinelli, presenta:

“Goodbye Lenin”.

Poesia Letture interventi a tema Esposizione Artistica, Momenti musicali e canto, a 100 anni dalla morte di Lenin, 100 anni dalla fondazione del giornale L’Unità e 40 anni dalla morte di Enrico Berlinguer.

Sala Settecentesca
Biblioteca Universitaria di Cagliari
Giovedì 21 marzo 2024
ore 9.30-12.30

DANTEDÌ 2024


“Il contrappasso ieri e oggi”

Il 25 marzo in occasione del DANTEDÌ 2024, nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari si terrà la conferenza “Il contrappasso ieri e oggi”.

Partecipano:
Antonello Dessì (artista e saggista) – Il dio proteiforme nel contrappasso di Ulisse.
Giovanna Caltagirone (già docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea Università di Cagliari) – Metamorfosi-contrappasso-parodia. Processi di trasformazione dal mito pagano alla Commedia di Dante alla letteratura del ‘900.
Paolo Cannas (artista) – Inferno miniato da Paulus C.C.: immagini di contrappasso.
Ciro Auriemma (docente di tecniche narrative, autore di romanzi e editor) – Presentazione del romanzo Contrappasso di Andrea Delogu.
Lorenzo Braina (educatore) – La legge del contrappasso e l’educazione nel tempo della crisi della norma.
Massimo Dadea (medico e scrittore) – Il simile col simile. Omeopatia e contrappasso.
Esposizione di opere d’arte in tema dantesco.
L’attore Gianluca Medas reciterà brani danteschi in sardo.

Sala Sarda

La Sala Sarda ospita una parte del patrimonio librario riguardante la Sardegna. Le opere presenti in questa sezione sono contrassegnate dalla collocazione 8, e precisamente comprese tra 8 A 1 e 8 F 0634. La restante parte, con collocazione a partire da 8 F 0635, si trova nei depositi librari. Per la richiesta di consultazione o prestito, è necessario compilare una richiesta da presentare all’addetto alla sala.

 La Sala, dotata di undici tavoli e ventidue postazioni studio, permette di consultare sia i libri presenti in sala che quelli custoditi nei magazzini.

Alcuni tavoli sono riservati alla consultazione del patrimonio “Raro e di Pregio”, che può essere consultato previa compilazione di appositi modulari e consegna di un documento di identità.

È inoltre consentito l’uso di computer portatili, con accesso alla rete WI-FI.

Sala Consultazione

È la sala dedicata alle opere utili per ricerche e studi di carattere generale, tra cui enciclopedie, trattati, dizionari. Le raccolte, In massima parte classificate secondo il sistema di classificazione decimale Dewey, sono divise in sezioni e sottosezioni, contraddistinte da una sigla alfanumerica che designa una determinata materia. Sono presenti testi relativi alle fonti archivistiche, filosofia, religione, scienze sociali, linguaggio, letteratura, architettura, arte nei suoi vari aspetti, storia e geografia. Una piccola parte non classificata, contiene opere di diritto, (contrassegnate dalla collocazione Cons.H), in particolare codici e trattati; di letteratura italiana (Cons.M), ad esempio grandi dizionari storici, storie della letteratura, singole opere e collane di classici, e una sezione dedicata alle lingue classiche, (Cons.O per il latino, Cons.P per il greco), in cui compaiono Lexicon, Thesaurus, e pregevoli edizioni critiche.
La Sala di Consultazione è a scaffale aperto: il lettore può prelevare e consultare liberamente, senza bisogno di presentare richiesta. Una volta terminata la consultazione, può lasciare i libri sui tavoli. In sala è presente un assistente alla fruizione, al quale ci si può rivolgere per indicazioni sulle procedure e informazioni di base.
I libri della Sala di Consultazione non possono essere richiesti in prestito. Si può, compatibilmente con lo stato di conservazione e l’anno di pubblicazione, richiedere di poterli fotocopiare all’esterno della Biblioteca, secondo la normativa vigente.
I libri possono essere fotografati, secondo quanto disposto dalla L. 4 agosto 2017, n. 124, previa richiesta dell’apposito modulo all’assistente di sala. Se ne può altresì richiedere riproduzione digitale.
Al momento è possibile utilizzare la Sala di Consultazione come sala di studio e di lettura, sia dei libri presenti, oltre che nella sala stessa, nei magazzini librari, sia dei libri di proprietà dei lettori.
Nella sala è possibile utilizzare il proprio computer portatile e accedere alla rete WI-FI.

Sala Settecentesca

Nel 1785 venne approvato il regolamento della biblioteca. Una targa, posta all’ingresso della Sala Settecentesca, ricorda l’inaugurazione ufficiale, avvenuta per volere di Vittorio Amedeo III di Savoia. Tuttavia, l’effettiva apertura al pubblico ebbe luogo solo nel 1792.

Sala Settecentesca

La sala, oggi nota col nome di Sala Settecentesca, denominata in origine Sala Grande o Salone,  è un grande locale rettangolare, lungo circa venti metri, largo otto, e alto sette metri e cinquanta, dotato di ampie finestre che guardano il porto. Il duplice ordine di scaffalature, laccate in un bel color avorio con fregi dorati, occupa interamente le pareti a destra e a sinistra della sala, mentre un ballatoio o galleria, al quale si accede attraverso una ripida scala nascosta da una piccola porta, posta a destra dell’ingresso, si snoda nei quattro lati della sala. Le scaffalature furono realizzate dall’artigiano cagliaritano Angelo Cardu, in un primo tempo tinteggiate di rosso scuro, e successivamente di un colore simile a quello attuale, che conferiva maggiore luminosità all’ambiente. La volta era provvista di una controsoffittatura decorata con le armi della dinastia sabauda. Il pavimento originario era in ardesia. La sala, dotata di un primo regolamento nel 1785, sotto Vittorio Amedeo III, fu aperta al pubblico nel 1792.