Tra il patrimonio della Biblioteca notevole importanza riveste il fondo Rossellò.
Giureconsulto e bibliofilo di origine maiorchina (Cagliari 1560 ca-ivi 1613), Monserrat Rossellò possedeva una delle più importanti biblioteche private della Sardegna moderna (circa 4500 edizioni), che destinò per testamento al Collegio dei Gesuiti di Santa Croce insieme ad una rendita di 25 ducati annui per acquistare nuovi libri, con la clausola di apporre su di essi l’ex libris Monserrati Rossellò.
In seguito alla soppressione della Compagnia di Gesù avvenuta nel 1773, l’intera sua collezione passò alla Biblioteca Universitaria di Cagliari. La sezione più importante è rappresentata dalle opere a carattere religioso ma sono molto numerose anche le opere di diritto, sia civile che canonico. Sono presenti inoltre classici greci e latini, testi filosofici, trattati di medicina, botanica, matematica e geometria, alcune opere poetiche di letterati sardi come Antonio Cano, Antonio lo Frasso e Gerolamo Araolla e importanti testi editi a Cagliari nella tipografia fondata nel 1566 da Niccolò Canelles.
Non mancano esemplari di assoluta rarità come il Confessional di Alonso de Madrigal detto “El Tostado”(Inc. 234), stampato a Salamanca nel 1498 circa, o la Bibbia stampata a Lione nel 1494 da Mathias Huss (Inc. 95), di cui non sono stati attestati altri esemplari in Italia.