Il 16 febbraio 2025 torna “Mi illumino di meno”, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, promossa da RAI Radio 2, che quest’anno celebra la XXI° edizione. Il tema di quest’anno è lo spreco energetico nel settore della moda e del fast fashion, con l’obiettivo di sensibilizzare sulle alternative più sostenibili. Si promuovono il riuso dei capi, il mercato del second-hand e il valore affettivo degli abiti, come strategie per ridurre l’impatto ambientale della moda.
In particolare, gli organizzatori propongono un gesto simbolico: indossare per “M’illumino di meno” un capo d’abbigliamento, meglio se un cappotto, con una storia familiare e affettiva da condividere.
Parlando di cappotto, non possiamo non pensare a uno splendido racconto russo, che narra di come un capo d’abbigliamento possa racchiudere in sé emozioni, speranze e disperazione.
Il “cappotto” narra la triste vicenda di Akakij Akakievič Bašmačkin, un umile impiegato di Pietroburgo, continuamente deriso dai colleghi. La sua vita cambia quando, dopo grandi sacrifici, riesce a comprare un cappotto nuovo, che gli consente finalmente di guadagnarsi il rispetto degli altri. Tuttavia, durante il ritorno a casa, viene derubato del cappotto e la polizia, invece di aiutarlo, lo ignora. La disperazione di Akakij è tale che si ammala e, senza il suo cappotto, muore di freddo. Dopo la sua morte il racconto prende una piega soprannaturale: il fantasma di Akakij, divenuto entità spettrale, vaga per le strade di Pietroburgo, rubando cappotti ai ricchi come atto di vendetta. La sua ira si placherà solo quando riuscirà a intimidire il cosiddetto “personaggio importante” che gli aveva negato giustizia per il cappotto perduto.
Per celebrare questa giornata abbiamo scelto l’immagine tratta dal racconto il cappotto di Gogol in un’edizione speciale di 1000 esemplari numerati.