La sala, dotata di un primo regolamento nel 1785, sotto Vittorio Amedeo III, fu aperta al pubblico nel 1792. Fu insieme luogo destinato alla conservazione dei libri e sala di lettura fornita di tavoli di legno e sedie. La consultazione in sala era limitata alle ore in cui si poteva sfruttare la luce naturale, per evitare il ricorso a illuminazione a fiamma (lampade alimentate con oli combustibili, o candele), per ridurre così al minimo il pericolo di incendi.
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