#giornatanazionaledelpaesaggio 2021


In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio 2021, vogliamo ricordare uno dei più grandi artisti sardi del Novecento, Felice Melis Marini (Cagliari 18 Dicembre 1871- 30 Aprile 1953), di cui quest’anno ricorrono i 150 anni dalla nascita.
Il Gabinetto delle Stampe della Biblioteca Universitaria di Cagliari conserva infatti un vasto nucleo di sue opere: 492 incisioni e oltre 1000 tra schizzi, appunti e disegni raccolti in 8 album, che si sta procedendo a digitalizzare al fine di una migliore valorizzazione e tutela dell’originale.
Nel 1947 è lo stesso Melis Marini a collaborare all’arricchimento del Gabinetto delle Stampe, donando un folto numero di incisioni, disegni e schizzi e sollecitando altri colleghi a fare altrettanto.
Senza dubbio uno tra i più importanti incisori del secolo scorso, al cui insegnamento si collegano grandi artisti come Stefania Boscaro, Dina Masnata, Anna Marongiu Pernis, Stanis Dessy e Giovanni Dotzo, affina la sua vena artistica dapprima a Roma dove frequenta, tra il 1897 e il 1901, la Scuola Libera del Nudo e la Calcografia Nazionale, poi a Venezia, apprendendo le tecniche dell’incisione su rame.
E proprio l’incisione, ed in particolare l’acquaforte, è ciò per cui Melis Marini è maggiormente ricordato. A lui si deve la prima diffusione in Sardegna dell’acquaforte e su questa tecnica incisoria nel 1916 scriverà un manuale edito dalla Hoepli, tradotto anche in spagnolo.
Ma Melis Marini non è solo incisore, è anche pittore, illustratore, disegnatore. Nel campo della illustrazione menzioniamo, tra l’altro, la collaborazione con le riviste di cultura sarda Il Nuraghe e Mediterranea. Per quanto riguarda la pittura, invece, sono certamente da segnalare le tre grandi vedute del capoluogo sardo realizzate ad olio su tela per il Gabinetto del Sindaco nel Palazzo civico di Cagliari: Cagliari vista da Monte Urpinu, Cagliari vista dalla campagna e Cagliari vista dal porto.
Nella produzione artistica di Melis Marini il paesaggio rappresenta uno dei soggetti più ricorrenti: scorci di villaggi sardi, vedute dello stagno di Cagliari, ma anche la laguna veneziana, i navigli di Milano, il paesaggio lombardo e romano.
Come scrive la Scano Naitza, attraverso questi soggetti Melis Marini esprime “le sensazioni liriche e malinconiche con cui guarda alla natura”.
Le immagini che vi mostriamo oggi sono in gran parte tratte dai disegni raccolti negli 8 album, oltre ad alcune incisioni, tutte espressioni di un eccezionale talento.
Per approfondimenti:
– Maria Grazia Scano, Felice Melis Marini. Nuoro: Ilisso, 1993
https://www.treccani.it/…/felice-melis-marini…/