Nel soppalco audiovisivi è possibile consultare le opere microfilmate e/o digitalizzate, gli utenti possono usufruire di due lettori microfilm e due postazioni multimediali.
Per tutelare il materiale Raro o particolarmente soggetto ad usura, nel corso dello scorso secolo il Ministero ha incoraggiato la pratica della microfilmatura, più semplicemente si scattavano delle foto alle pagine dei volumi, le immagini inserite in sequenza in una pellicola con formato 35 mm poteva essere visionata negli appositi lettori microfilm. Con l’avvento dell’informatica, nell’ultimo ventennio, abbiamo assistito al superamento della microfilmatura, la digitalizzazione infatti, oltre ad offrire un prodotto qualitativamente migliore ha ridotto i costi, niente più pellicole e possibilità di lettura estesa a qualsiasi PC, garantendo così maggiore fruibilità e facilità di consultazione. La tecnica fondamentalmente non è cambiata, le immagini sono ottenute da fotocamere digitali o da scanner, i file immagazzinati e trattati secondo le linee guida impartite dall’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico) vengono messe a disposizione dell’utenza in formato pdf.
Il patrimonio microfilmato in possesso della biblioteca comprende gran parte dei giornali dell’ ottocento, alcuni periodici e manoscritti e quasi tutto il fondo collocato nella sezione S.P. (Sala Piccola).
La quantità del patrimonio digitalizzato ad oggi non è paragonabile a quello microfilmato, ma è in continua crescita, nella biblioteca dal 2008 è stato costituito un Ufficio DIGIT formato da personale interno che compatibilmente con le altre esigenze dell’Istituto, esegue riproduzioni per l’utenza e per la conservazione.